Qual è la relazione fra la luce architetturale e l’illuminazione decorativa?
18/11/2019É chiaro che questa varia a seconda del racconto, però penso che il giusto equilibrio di relazione possa dare molta poesia e funzionalità. É un lavoro estremamente interessante, affidato ai vostri uffici di progettazione, che richiede delle competenze specifiche. Qual è la narrazione che più ritenete interessante? (Livia Peraldo, Elle Decor)
Federico Panzeri (General Sales Manager Panzeri)
Far convivere l’illuminazione architetturale con quella decorativa è la strada che perseguiamo.
Talk “Progettare con la luce”, elle decor 2019 | Panzeri Carlo SrlConsente una narrazione più ricca degli spazi da illuminare oltre che grande flessibilità nella ricreazione di scenari differenziati. Con l’avvento del LED, per ragioni tecnologiche anche la lampada decorativa è diventata sempre più un oggetto semi-tecnico. Il dialogo tra illuminazione architetturale e decorativa è cambiato. Per un’azienda come Panzeri è un vantaggio produrre sia l’una che l’altra, non solo per l’utilizzo all’interno del progetto ma anche per lo sviluppo del prodotto stesso.
Il nuovo prodotto nasce sempre con un occhio teso a mantenere armonia tra una componente e l’altra. Dal mio punto di vista la luce architetturale è, per tutte le tipologie di spazi, l’elemento predominante in ogni progetto, anche se il nostro DNA è molto più decorativo.
La luce decorativa è in alcuni casi il trait d’union tra l’architettura e l’interior design, in altri casi è la ciliegina sulla torta per decorare in maniera un po’ eccentrica e particolareggiata, dando carattere e identità allo spazio.
Il colore della luce: capita spesso di entrare in spazi poco caldi, illuminati con luci molto fredde, quasi blu. Qual è la dimensione immersiva che vi piace immaginare come tonalità? E poi, come si ottiene un benessere illiminotecnico con la luce? Cosa rappresenta per voi e come interpretereste questo well-being della luce? (Livia Peraldo, Elle Decor)
Federico Panzeri (General Sales Manager Panzeri)
C’è un tema molto importante legato alla localizzazione geografica. La luce cambia sensibilmente in funzione di essa e il progetto illuminotecnico deve tenerne conto. In ambito residenziale e nell’hotellerie la temperatura colore dei corpi illuminanti ha tipicamente delle tonalità più calde, mentre negli uffici si predilige una temperatura della luce più fredda, ma in ogni caso la temperatura di colore è una scelta progettuale, non c’è una posizione generalizzata.
Il tema su cui invece possiamo condurre valutazioni oggettive è quello della qualità della luce, intesa come consistenza della temperatura della luce all’interno dello spazio.
Per quanto riguarda il well-being, considerando il tempo che spendiamo nei luoghi di lavoro, l’interesse è volto soprattutto all’ambito ufficio. Valutare il comfort illuminotecnico è fondamentale per garantire benessere e produttività.
Un tema molto attuale nel mondo della luce è quello della tecnologia Tunable White, che consente di variare in modo dinamico la temperatura colore degli apparecchi da tonalità di bianco caldo a freddo, cambiando anche in funzione della latitudine, dell’orario o del mese dell’anno.
Ci sono situazioni in cui la persona all’interno dell’ufficio non ha accessibilità alla luce naturale nel corso dell’intera giornata di lavoro e questo influenza negativamente la percezione dello spazio e del tempo. Oggi è possibile replicare una luce che riflette lo spettro della luce naturale grazie ad apparecchi che hanno a bordo delle schede LED con dei diodi di temperatura di colore differente e un sistema software che aiuta il bilanciamento, aiutando a percepire lo spazio in modo più confortevole.
Tratto dal Talk “PROGETTARE CON LA LUCE”, Elle Decor Grand Hotel 2019.
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